I disturbi comuni

Purtroppo nel corso della malattia tumorale è possibile che si manifestino svariati disturbi, alcuni di essi sono propri della patologia altri dovuti alle terapie. È importante il confronto con il proprio medico di riferimento per segnalare questi disturbi e trovare assieme a lui una strategia per affrontarli. Anche rivolgersi al farmacista specializzato può essere di supporto.

Principali disturbi causati dalla malattia

Il dolore comprende sia la sofferenza fisica sia quella psicologica. È possibile controllare il dolore fisico, secondo le necessità di ciascun paziente, grazie all’utilizzo di farmaci oggi disponibili. Appare forse più complesso affrontare il disagio psicologico che il dolore possa tornare, ovvero la costante apprensione che si prova anche nelle fasi di benessere.
La percezione di "non avere più le forze" e quindi di affaticarsi facilmente nelle proprie attività quotidiane può essere un’esperienza molto frustrante, soprattutto per le persone particolarmente attive e piene di energia.
La diagnosi di tumore spesso scatena reazioni di ansia, depressione, a volte persino di panico. Tuttavia la conoscenza della malattia, le molteplici possibilità terapeutiche e gli aiuti a disposizione consentono di affrontare tutto con più calma e serenità. Affidarsi a una "rete di protezione" costituita da famiglia, amici e personale sanitario, sarà di aiuto anche per le piccole necessità.
E’ un disturbo frequente nei malati di tumore, che spesso faticano a distogliere il pensiero dal timore per la propria condizione di salute, con conseguenze negative sulla vita quotidiana e sullo stato di salute generale.

Principali disturbi causati dalle terapie

È importante conoscere i potenziali effetti collaterali legati alle terapie e ricevere dal personale sanitario tutte le indicazioni per affrontarli al meglio.

Le cure anti-tumorali possono ostacolare il rinnovamento delle cellule del sangue, tra cui i globuli rossi. La riduzione dei globuli rossi comporta una condizione nota come "anemia", caratterizzata da una carenza nel trasporto dell’ossigeno nell’organismo. Il paziente può avvertire un persistente senso di affaticamento, spossatezza e sonnolenza; nel contempo, il cuore cerca di compensare questo squilibrio aumentando il battito cardiaco, e questo può comportare tachicardia (battito che supera le 100 pulsazioni al minuto). Le unghie e i capelli divengono più fragili (si spezzano facilmente) e i muscoli possono andare facilmente incontro a crampi.
Il termine "leucopenia" significa "riduzione del numero dei globuli bianchi" ed è causata da una minore produzione di questo tipo di cellule da parte del midollo osseo. I globuli bianchi circolano continuamente nel sangue per proteggere il nostro corpo da infezioni e infiammazioni, quindi una loro carenza espone il corpo a un maggiore rischio di infezioni. Possono comparire febbre elevata, brividi, sensazione di freddo e dolori vari (di gola, mal di testa, dolori muscolari).
Con il termine "piastrinopenia" s’intende la "riduzione del numero delle piastrine" a causa di una minore produzione da parte del midollo osseo. Le piastrine hanno il compito di circolare nel sangue per tamponare rapidamente eventuali lesioni dei vasi, quindi una loro carenza può favorire il rischio di sanguinamenti. Potrebbe verificarsi un’improvvisa perdita di sangue dal naso (epistassi) oppure la comparsa immotivata di ematomi, in aggiunta si potrebbe notare un sanguinamento delle gengive quando si lavano i denti.
Le cure anti-tumorali possono ostacolare il rinnovamento delle cellule che rivestono il tubo digerente e che fanno parte delle cosiddette "mucose". I disturbi in questione possono coinvolgere tutto l’apparato digerente, dalla bocca all’intestino e comprendono nausea, vomito, diarrea, stitichezza, secchezza della bocca, alterazioni del gusto, perdita di appetito e calo di peso.
Le cure anti-tumorali possono provocare il diradamento o la completa perdita dei capelli, come anche alterazioni nella crescita delle unghie che potrebbero diventare secche, scheggiate o striate. In genere, entro 4-6 mesi dal termine della terapia, la capigliatura recupera il solito aspetto, anche se ricrescendo i capelli potrebbero acquisire un colore diverso o risultare più ricci. Anche gli effetti sulle unghie sono reversibili.
Le cure anti-tumorali possono rendere la pelle secca e sensibile, ed eventualmente provocare reazioni come il rash cutaneo, che consiste nella comparsa di macchioline rosse tipo "sfoghi" (con o senza prurito) di gravità e durata variabili. Il rash cutaneo tende a ridursi fino a sparire con il passare del tempo.

Quale supporto offre una farmacia oncologica territoriale certificata

In questa cornice, presso la Farmacia Oncologica territoriale certificata opera il farmacista specializzato, figura di riferimento per il paziente e per chi lo assiste nel percorso di malattia. Il farmacista specializzato è stato adeguatamente formato per accogliere il paziente che sta affrontando la sua malattia, conosce i disturbi che vi si accompagnano ed è quindi preparato a identificare le soluzioni migliori atte a risolvere eventuali problemi che il paziente manifesta.

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